TOTAL DRY
- Trieste, Grotta Caterina, chiodatore Mauro Bubu Bole, 6 vie dal D6 al D13
- Fiume, Slovenia, Podpetnicka Spilja, chiodatore Aleksandar Mataruga, 3 vie, altre 4 in progetto, dal D8 al D13;
- Domegge di Cadore, Grotta del Lupo, chiodatore Gianmario Meneghin, 8 vie dal D6 al D10+
- Auronzo, Grotta dei Sogni, chiodatore Gianmario Meneghin, 4 vie dal D8+ al D12;
- Trento, Zambana vecchia, chiodatori Luca Bertolla e Simone Villotti, 5 vie dal D7 al D10+
- Grotta del Quai, Iseo, chiodatore Matteo Rivadossi, 5 vie dal D7 al D12+
Vittorio, Sarah ed io, seguiti da Stephanie Maureau e genitori partiamo martedì 22 ottobre alla volta di Trieste a cercare la Grotta Caterina, la “grotta del Bubu”. Cerco anche Bubu, ma di lui nessuna notizia. Ci accompagna alla grotta di formazione carsica il giovane croato “Bale”. La grotta è grande, anche se non supera i 20m di altezza nella volta, la scalata è molto bella. Il calcare ha un fascino particolare anche con le piccozze!
Il giorno successivo ci spostiamo in terra croata, dove sempre “Bale”, che abita a Rijeka, e al secolo è Aleksandar Mataruga, ci accompagna a vedere la “sua” grotta. Si trova sopra il golfo di Fiume verso l’Istria, la grotta si chiama Podpetnicka Spilja, ed è una grotta di calcare bianchissimo. I tiri sono tutti molto duri!
Sono di nuovo a Trieste il giorno seguente, di nuovo nella grotta Caterina, per un tentativo, sull’M12 di Bubu, che manco per un soffio…
Proseguo nel pomeriggio alla volta del Cadore a cercare il “Ghin”, Gianmario Meneghin. Gianmario è un chiodatore appassionato e perfezionista, e chiodare le numerose linee nella sua grotta orizzontale gli ha procurato qualche mal di schiena! Ci porta alla Grotta del Lupo, dove ci “sfondiamo” letteralmente. Oggi ci raggiunge anche Angelika Reiner.
La giornata successiva ci aspetta una sorpresa: una nuova grotta fresca di trapano, ancora con le corde statiche fissate sui tiri…due linee da liberare, un regalo del Ghin! La grotta ha un enorme tetto orizzontale di 7-8 metri, una parte verticale e poi nuovamente strapiombante, le vie hanno anche 30m di sviluppo!
Scendo a Trento e poiché devo finalmente riposarmi, Simone Villotti mi porta a provare la sua falesia a 5 minuti dall’uscita di Trento Nord, nella falesia di Zambana Vecchia, dove, mi dice, “al massimo c’è un D10…”, poi risulato essere più verso il grado D11.
Niente paura perché domani è di nuovo mercoledì e si torna a casa, ma non senza passare dalla Grotta del Quai, sul lago d’Iseo. Matteo Rivadossi ha chiodato delle linee nell’enorme grotta affacciata sul lago. Le vie sono lunghe e con una grande esposizione, poiché oltre a salire un notevole strapiombo, sono aggettanti sulla ferratina di accesso alla grotta (non è consigliato lasciar cadere le piccozze!).
Mercoledì sera sono di ritorno a Courmayeur a riposare…
Tutte le falesie visitate hanno sia buchi naturali che artificiali, alcune vie sono facilitate perché i buchi sono segnati con la vernice, altre no.
Buon divertimento!